Psicologi a Treviso © - I disturbi d’ansia: quando la paura si trasforma in panico. L’ansia, secondo un’impostazione psicodinamica, è un meccanismo di difesa che l’individuo attiva quando è posto di fronte a situazioni, pensieri, idee considerati pericolosi per la propria sopravvivenza o funzionamento psico-fisico. Questo stato affettivo, accompagnato dall’emozione della paura, è stato favorito dalla selezione naturale, è considerato fisiologico, proprio perché permetteva ai nostri antenati di esercitare l’istinto di autoconservazione.
L’ansia, quando non è più a servizio dell’IO, si trasforma in angoscia e panico, la persona non è più capace di utilizzare le informazioni che può ricavare da questa sensazione e agire di conseguenza, ma se ne lascia travolgere, si paralizza, si disintegra, si sente morire…
L’aver sperimentato nella vita anche un solo episodio di questo tipo porta a sviluppare un’ansia anticipatoria, che, generalmente, porta il soggetto a vivere con la costante paura di aver paura, tanto da comprometterne il funzionamento affettivo, lavorativo, sociale. In questi casi, accanto ad un supporto farmacologico, fornito dallo psichiatra, si rivela utile sostenere una serie di colloqui clinici, sotto la guida di uno psicologo.
Quest’ultimo cerca, innanzi tutto, di contenere l’ansia e favorire la strategie di coping (come affrontare il problema), usando principalmente un approccio cognitivo-comportamentale. In un secondo momento si cerca di prestare ascolto alle sensazioni riportate, cercando di capire cosa veicolino. Dare voce a ciò che spaventa permette di identificare le paure, inserirle all’interno di una narrazione (la storia personale e familiare), dare quindi un senso, un motivo a tutta la sofferenza provata.
Parimenti importante è il coinvolgimento dei familiari o altri significativi per stabilizzare i risultati ed evitare ricadute.