Lo stalking è un fenomeno, purtroppo, molto diffuso che consiste nel perseguitare una persona senza rispettare la sua volontà. E’ una forma di molestia oggi penalmente perseguibile.
Si può infastidire una persona con telefonate, sms, incontri apparentemente casuali, appostamenti inizialmente “cortesi”, ma che tendono presto a degenerare in minacce, intimidazioni, ricatti…
Oggetto di questi terribili fenomeni, è quasi sempre la donna. Questi comportamenti di stalking sono lesivi della libertà e mettono a dura prova la persona che li subisce, alterando e disturbando il suo equilibrio psico-fisico, soprattutto quando la frequenza dei disturbi è elevata e ne indica il grado di pericolosità.
Oggi l’opinione pubblica è più sensibile al fenomeno; lo Stato ha preso le distanze dal “delitto d’onore”. La donna oggi ha il permesso di decidere come vuole vivere la propria vita e con chi. Non è e non può essere proprietà di nessuno. Il rispetto e la tutela della libertà decisionale devono essere considerate ai primi posti nella scala dei valori.
Lo stalker non rispetta la persona, manifesta un comportamento ossessivo-compulsivo, ha un pensiero persecutorio che tende ad indirizzare verso l’oggetto del suo desiderio. Non tollera la frustrazione, non accetta la realtà. Vive il rifiuto come un’onta, un dispiacere insopportabile per il “ suo” principio del piacere. Nega la realtà di un rapporto finito. Continua a contattare l’ex, come se nulla fosse successo.
Di fronte a minacce o provocazioni, anche subdole è opportuno rivolgersi immediatamente alle forze dell’ordine che sapranno intervenire nel modo più opportuno.